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al testo di Elisa Mazzieri
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Nella tua grazia pronta al ballo vedono gli occhi dalla balaustra al mare aperto
Vengono in molti senza scarpe né papel qualcuno rimane all’approdo costretto
Come una polena mancante di ritocco sei lì, dai mille nomi uno soltanto è il tuo e tutti tra le pieghe della veste bianca svelano la tua naturale forma d’ebano
Solo ricordi, forse, ma il capitano guarda la donna intatta e i suoi capelli custodia di onice imperfetto levigati da quiete e battaglia neanche una preghiera prima del varo neanche una parola
Gli schiavi non pregano per la Libertà gli schiavi non hanno comoda la vista di altre latitudini e né paura dell’oceano gli schiavi non sono
Non sanno, gli schiavi canti di misericordia per gli dei della guerra e non sono, gli schiavi bisognosi di pane per i sepolcri ma hanno mani e piedi più puliti dei nostri quando è l’ora dell’offerta |
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